Tel Aviv, “lo zio Perez spicca il volo”
Una strada impolverata costeggia il Mediterraneo lasciandosi congestionare dalle corriere che arrancano tra le case bianche dai cui gente venuta da lontano veste in canottiera e sputa in terra dai balconi. E’ la Tel Aviv di un tempo, quella vestita dai calzoni corti di un paese appena nato. Lo scrittore israeliano Yaakov Shabtai nel suo libro pubblicato postumo “Lo zio Perez spicca il volo” (Edito da Feltrinelli) la racconta partendo dai quartieri popolari, dal profumo dei libri di preghiera e delle aringhe salate, dall’abito nero e sudicio di un nonno che pensa solo a Dio, dalle esperienze di un bimbo e dai sogni folli di un adulto alla corte dei principi di Monaco.
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