17.03.2013 Alessandro Di Maio

Netanyahu fa un governo laico e di centrodestra

Articolo di Alessandro Di Maio pubblicato sull’edizione cartacea del quotidiano Libero il 15 Marzo 2013.

A quasi due mesi dalle elezioni politiche e a pochi giorni dalla visita storica che il presidente americano Barack Obama farà per riportare israeliani e palestinesi al tavolo negoziale, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è riuscito a ottenere un’allenza di governo con le altre forze politiche prima della scadenza istituzionale accordata dal presidente Shimon Peres per oggi 15 Marzo.

Il governo frutto dell’accordo tra Likud, HaTnuah e le due novità elettorali di quest’anno – Yesh Atid e HaBayit HaYehudi, rispettivamente i partiti di Yair Lapid e Naftali Bennett – sarà presentato tra domenica e lunedì.

La difficoltà di formare un esecutivo con una forte maggioranza alla Knesset è dipesa dalla complessità del quadro politico israeliano successivo alle elezioni dello scorso 22 gennaio.

Impossibilitato dal formare un governo di destra con i partiti religiosi, Netanyahu si è rivolto a Lapid e Bennett, i quali, consapevoli della propria forza e intenzionati a realizzare le riforme sociali ed economiche richieste in questi ultimi due anni dal paese, si sono accordati in modo tale da entrare insieme nel governo e obbligare Netanyahu a mettere alla porta i partiti religiosi rappresentanti del mondo degli haredim, gli ebrei ultra-ortodossi.

È ancora presto per conoscere i rapporti di forza interni al futuro esecutivo, ma se a Tzipi Livni è stato affidato il compito di negoziare con i palestinesi, Lapid e Bennett spingeranno sul lato interno per la riduzione del costo della vita, per il trasporto pubblico durante lo Shabbat, l’azzeramento dei privilegi degli haredim, l’istituzionalizzazione del matrimonio civile, la riduzione della leva militare obbligatoria da tre a due anni e la partecipazione degli arabi-israeliani al Servizio Civile Nazionale.

Articolo di Alessandro Di Maio pubblicato sull’edizione cartacea del quotidiano Libero il 15 Marzo 2013.
Foto: 
Ariel Schalit/AP